Un vero campanello d’allarme per l’Italia, in quanto molte aziende prevedono tagli al personale e ricorso alla cassa integrazione. Le categorie più colpite saranno gli alberghi e i ristoranti.
Circa il 50% delle aziende indica livelli di occupazione stabili, mentre un terzo in calo. La disoccupazione ha colpito soprattutto le imprese con una forza lavoro composta tra 20 e 49 dipendenti. Nel 2012 il ricorso al Cig (Cassa Integrazione Guadagni) è aumentato del 11,2%.
Lo scorso anno ne avevano fatto richiesta il 21,8%.
Per oltre la metà delle imprese, il fatturato del primo semestre dell’anno è calato rispetto allo stesso periodo del 2011 mentre è invece cresciuto per il 24%.
Restano cauti gli investimenti per il 2013, nonostante circa il 60% delle imprese ha confermato per l’anno in corso una spesa allineata con quanto previsto.
SPAGNA: Peggiora la situazione, Ue scettica sulla crescita del Paese Iberico.
Secondo le stime economiche della Commissione europea, pubblicate recentemente sul quotidiano spagnolo El Pais, il Pil spagnolo registrerà una riduzione dell´1,6% nel 2012, dell´1,5% nel 2013 (contro il -0,5% stimato dal governo) e aumenterà dello 0,5% nel 2014. Nemmeno nel 2014 il deficit riuscirà a scendere sotto il 3%.
Smentito così l’ottimismo mostrato dal premier Mariano Rajoy, il quale ha dichiarato durante un’intervista radio che l´economia spagnola migliorerà nel 2013 e crescerà nel 2014.
GRECIA: Ue ottimista sul raggiungimento di un accordo all´eurogruppo del prossimo 12 novembre, facendo reagire positivamente le Borse. Nel frattempo il governo di Atene dovrà far accettare al Parlamento i rigidi provvedimenti imposte dalla Troika.
Per il commissario Ue Olli Rehn, presente al G20 svoltosi il 5 novembre a Città del Messico, sono necessari «sforzi sostanziali da parte di tutti» e in particolare «da parte del parlamento greco».
Prosegue nel frattempo lo sciopero totale di 48 ore proclamato da tutte le categorie: scuola, sanità, trasporti, banche, ministeri, amministrazioni locali, farmacie, avvocati, magistrati, giornalisti.