“Fiducia, Cooperazione, Futuro: diventiamo grandi insieme”. Una serata sul tema dell'Economia Civile con Luigino Bruni, Valentina Rotondi e Lorenzo Baglioni.
"Il PIL misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta"
- Robert F. Kennedy -
Una serata sull'Economia Civile a Verona: panoramica dell'evento
Si è svolto Giovedì 24 Novembre 2022 presso il Teatro Stimate di Verona l’evento sul tema dell’economia civile “Fiducia, Cooperazione, Futuro: diventiamo grandi insieme!”, con il patrocinio del Comune di Verona e di SEC (Scuola di Economia Civile). Una serata di approfondimento ricca di ispirazioni e idee su un nuovo modo di interpretare e agire l’economia.
Luigino Bruni, Valentina Rotondi e Lorenzo Baglioni hanno portato sul palco il loro contributo con testimonianze di vita, citazioni storiche, ricerche scientifiche e momenti di musica intorno a tre concetti chiave della nuova economia: fiducia, cooperazione e futuro. Tre parole che hanno scandito l’incontro in altrettanti diversi momenti.
Ne è risultato un dialogo armonizzato intorno ad una nuova visione di economia che mette al centro la persona, la sostenibilità e la generatività. Una lezione sui temi dell’economia civile affrontata con semplicità grazie a citazioni, esempi pratici, canzoni e momenti comici.
L’evento è stato reso accessibile anche a chi, per diversi motivi, non ha potuto essere in sala grazie alla diretta Facebook.
Non hai potuto assistere in diretta alla serata-evento sull'Economia Civile? Buone notizie: abbiamo pubblicato il video integrale dell’evento!
Gli ospiti dell'evento
LUIGINO BRUNI
Economista, accademico, saggista e giornalista. Storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia, è personaggio di rilievo dell'economia di comunione e dell'economia civile. Professore di Economia all'Università LUMSA di Roma, direttore scientifico di Economy of Francesco e Presidente SEC - Scuola Economia Civile.
VALENTINA ROTONDI
Docente e ricercatrice presso il Department of Business Economics, Health and Social Care presso la University of Applied Sciences and Arts of Italian Switzerland (SUPSI), ricercatrice associata presso il Dipartimento di Sociologia e il Nuffield College dell'Università di Oxford, ricercatrice presso la Scuola Svizzera di Sanità Pubblica e del Centro di Neuroscienze di Milano (NEUROMI).
LORENZO BAGLIONI
Cantante, attore, conduttore e autore fiorentino. Laureato in matematica all'Università degli Studi di Firenze, insegnante nelle scuole superiori, dal 2012 si dedica a tempo pieno al mondo del teatro e dello spettacolo: Colorado, Sanremo Giovani, Sky Uno, Boing, Rai2, Rai Play, tra le sue più recenti partecipazioni.
La fiducia e il teorema di Ruffini
Il primo speech, incentrato sul concetto di fiducia, è stato introdotto dalla citazione del mercante fiorentino del XIV secolo, Francesco Datini, “L’amor ch’io avea per la gente del mondo”.
Lorenzo Baglioni ha fatto suo il termine collegandolo immediatamente alla parola "giovani" e raccontando un aneddoto risalente alla sua passata carriera da insegnante, utile a spiegare alla platea cosa voglia dire “aver fiducia nei giovani”.
"Vi voglio raccontare un aneddoto: io ho insegnato matematica nelle scuole superiori per qualche anno.", ha raccontato il cantautore fiorentino. "In una seconda al liceo psicopedagogico mi trovavo a insegnare il teorema di Ruffini, ma mentre raccontavo questa regola mi accorgevo che i miei alunni erano da un'altra parte, li avevo persi.
Mi sono fermato un attimo e ho pensato "Vuoi vedere che forse la colpa è mia, che mi trovo a parlare una lingua così distante? Come si fa a fare un pallonetto ed arrivare dall'altra parte del muro? Con la musica.
Gli studenti arrivavano a scuola ascoltando il rap, e mi sono immaginato: come racconterebbe il teorema di Ruffini un rapper, che viene dalla strada, ma è anche professore di matematica?"
Da qui nasce la canzone Il Rap del Teorema di Ruffini, scritta insieme al fratello Michele.
Il collegamento con la fiducia dov'è?
"Quando abbiamo fatto questo pezzo ci siamo chiesti se gliene sarebbe fregato qualcosa a qualche ragazzo di ascoltare un pezzo che parla di matematica" prosegue Lorenzo Baglioni. "Tendiamo spesso a sottovalutare ragazze e ragazzi, soprattutto quando iniziamo ad avere qualche capello bianco. La reazione dei ragazzi mi ha fatto capire che bisogna avere molta, molta fiducia nei giovani".
Luigino Bruni ha proseguito l'intervento narrando la storia del mercante di Prato con la cui citazione si era aperto il panel, Francesco Datini.
La cooperazione, le palestre naturali e le decisioni economiche
Il secondo speech si è focalizzato sul concetto di cooperazione ed è stato aperto dalla citazione di Antonio Genovesi, scrittore, filosofo, economista e sacerdote italiano, “È legge dell’Universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri”.
La ricercatrice Valentina Rotondi è intervenuta sul valore della cooperazione introducendo il concetto di palestre naturali. "Ci sono delle palestre naturali in cui ci alleniamo. Una è la cura, il tempo che dedichiamo ad altre persone: ai bambini, da genitori; ai genitori anziani, da figli; a persone che non conosciamo, che diventano nostri vicini. Il tempo che dedichiamo alla cura potrebbe cambiare il modo in cui il nostro cervello è strutturato e come si attiva quando vediamo qualcuno che ha bisogno.
Quando si diventa genitori, ad esempio, si attivano dei cambiamenti di lungo periodo nelle aree del cervello dedicate all’empatia, che durano almeno fino a 2 anni, in alcuni casi fino a 30 anni.
La cosa interessante è che le aree che si attivano per l'empatia si sovrappongono a quelle che usiamo per fare scelte economiche: il nostro cervello sa che, se ci approcciamo ad un mercato, dobbiamo essere in grado di entrare in relazione con l'altro e capirne il bisogno. Questo perché il mercato è molto più dello scambio: inconsciamente sappiamo che quello scambio è un incontro.
In un mondo ideale, quindi, sarebbe bello che un’azienda ritenesse di poter guadagnare da una cresciuta capacità empatica che si sviluppa in queste palestre naturali.", ha concluso Valentina Rotondi.
Futuro, generazioni a confronto e ambiente
Il terzo e ultimo speech è stato improntato sulla parola FUTURO, di cui una perfetta sintesi nella citazione di David Sassoli “Nostro dovere rispondere con più coraggio ai giovani che ci chiedono di salvare il Pianeta”.
Dopo la denuncia musicale sul riscaldamento globale ad opera di Lorenzo Baglioni con la canzone "I cantanti cantano il global warming" , è intervenuto Luigino Bruni che ha riportato il focus sul tema della fiducia nelle nuove generazioni.
“Amo i giovani perché sono un docente, e poi perché li conosco: hanno una bellezza effimera, che dura poco e quindi è stupenda, hanno un’intelligenza geniale che poi non torna più. Quando si fanno i “Giovani dell'associazione X” perché quella normale è fatta di anziani, è la vita di tutta la comunità che si impoverisce: senza i giovani non manca il futuro, ma il presente. ", ha spiegato l'economista.
"C’è una frase del profeta Gioele che dice “I vecchi faranno sogni, i giovani faranno profezie”. Io mi sono permesso di riscriverla in "I giovani faranno profezie SE i vecchi faranno sogni". Il primo dono che adulti e anziani possono fare ai giovani è continuare a sognare. Finché sono capaci di non smettere di pensare in positivo, di pensare che il mondo avrà un futuro e la vita è più bella della morte, permetteranno ai giovani di essere profeti. Se continueremo a sognare, i giovani faranno il loro mestiere, che è essere profeti di futuro". ha concluso Luigino Bruni.
La serata, alla quale hanno partecipato imprenditori, rappresentanti del terzo settore, ma anche studenti universitari e degli istituti superiori, è stata un'occasione di apertura, confronto e approfondimento sull'Economia Civile come nuovo modo di vivere l'economia e di essere impresa.